martedì 11 maggio 2010

Fede, questo sconosciuto

Fede?
Non è colpa sua se straparla contro Saviano.
Non è colpa sua se produce quei pensieri bigotti.
Non è colpa sua se è nato così.
Fede?
Non se ne può più di sentirlo sparlare.
Non se ne può più di sentirlo sminchiare contro i giusti.
Fede?
Non farci caso diventa sempre più impossibile.
Fede?
Un po' più di umiltà non gli farebbe male: la smetta di innalzarsi a giudice contro chi continua a dare con la sua testimonianza stimoli chiari e leggibili sulle mafie.
Fede?
Prenditi un anno sabbatico. Vai a pescare trote.

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martedì 4 maggio 2010

Come in una tragedia (quasi) greca, la fine di Scajola

Prologo
Qui si canta del ministro Scajola che era all'oscuro di tutto mentre acquistava parte di una casa con vista archeologica.

Parodo
«LA MIA CASA PAGATA IN PARTE DA ALTRI, NON POTEVO SOSPETTARLO» - «Un ministro non può sospettare di abitare in una casa pagata in parte da altri». È questa la «motivazione più forte» che ha indotto Scajola a fare un passo indietro. «Sono convinto - ha aggiunto durante la conferenza stampa al ministero - di essere estraneo alla vicenda e la mia estraneità sarà dimostrata. Ma è altrettanto certo che, siccome considero la politica un'arte nobile, con la 'P' maiuscola, per esercitarla bisogna avere le carte in regole e non avere sospetti». «Se dovessi acclarare - ha promesso poi Scajola - che la mia abitazione fosse stata in parte pagata da altri senza saperne il motivo, il tornaconto e l'interesse, i miei legali eserciteranno le azioni necessarie per l'annullamento del contratto di compravendita». Ma «per esercitare l'arte nobile della politica - ha concluso il ministro - non ci devono essere sospetti, le mie dimissioni permetteranno al governo di andare avanti con l'importante lavoro da svolgere per il Paese al quale fino ad oggi anch'io ho contribuito».

Stasimo
Anche a voi sarà capitata la stessa sventura del ministro? A me successe una volta, a mia insaputa, che mi comprarono una casa con vista su una discarica abusiva. L'amicizia è un elemento nobile della vita di ognuno ma, a quell'evento, dissi no: grazie, ma non voglio abusare oltre del fetore della spazzatura abusiva anche se la casa mi è stata donata. Se dovessi capire che mi hanno voluto fare uno scherzo in malafede, denuncerò coloro che mi hanno buttato la spazzatura nottetempo sotto il mio balcone.

Esodo
La mia uscita di scena da questa porca tragedia farà gola a molti miei presunti amici di partito anche se «sono certo che le mie dimissioni permetteranno al governo di andare avanti con il lavoro che anche io ho contribuito». Esco così come sono entrato: in punta di piedi, senza far rumore, con l'attestato di stima del corifeo che fino a ieri non voleva che me ne uscissi in questo modo. E ha anche detto di me che sono stato un ministro très capable. Uno col senso dello Stato. Io? E allora non capisco perché prima non voleva che uscissi da questa tragedia e ora invece mi ha accomagnato alla porta, anche se con tanto di attestato? Mah, vai a capirli questi corifei?
Una vera e propria catarsi, queste mie dimissioni, per il partito che, finalmente, può vantarne una! Addio!

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Perfino la Chiesa è per l'Unità

Nessun dubbio sul fatto che Bagnasco ribadisse che l'Unità d'Italia è nel cuore di tutti loro (del Vaticano).
Loro sono però in confidenza (intima-politica) con la Lega.
La Lega se ne fotte dell'Unità d'Italia. Ergo...
la Chiesa li dovrebbe, come dire, intimidire? Bah!
Che razza di gente!

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lunedì 3 maggio 2010

Salme

«La mia vita di pilota senza brevetto».
Svedese, fotografo di professione, ha falsificato la licenza: 13 anni ai comandi degli aerei, anche di Air One, senza mai aver avuto un incidente, portando passeggeri in volo. Si è autoaddestrato sui simulatori di volo.
Particolare importante: il nome di questo presunto pilota è Tomas. Il cognome è Salme. Di queste ultime, non ne ha prodotta mai una, fortunatamente per loro e... anche per lui!

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mercoledì 28 aprile 2010

Salterà il governo, parola di Bersani

Dopo un lungo sonno meditativo, attraversato da incubi a dir poco finiani, Bersani è riuscito a sintetizzare la sua personalissima analisi sulla guerra Fini-Berlusconi; aprendo gli occhi ha dichiarato che: "Fini non è la malattia né la medicina: è il sintomo".
Poi, richiusi gli occhi per un altro breve tempo meditativo, ha concluso l'analisi con una profezia: "Le contraddizioni del centrodestra sono ormai insanabili e alla prima tabella del Tesoro di attuazione del federalismo fiscale, salterà il governo".
Non ci resta che aspettare: prima o poi, questa profezia cadrà... a fagiuolo.

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lunedì 26 aprile 2010

Ma vada a ramengo Sansone con tutte le piattaforme

Piattaforma affondata, la macchia nera si sposta verso le coste della Louisiana.
Ogni giorno fuoriescono mille barili di petrolio.
Si rischia un disastro ambientale senza precedenti .

Che ci possiamo fare contro questo disastro? Come intervenire contro la dabbenaggine umana che ti va ad impiantare pozzi di petrolio nel bel mezzo del mare? Mi spiace, piangetene le conseguenze, per ora, voi: magari imparerete la lezione. Tanto, stiamo tutti nella stessa piazza. Fino a quando non nascerà un'unica consapevolezza di sopravvivenza.

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giovedì 22 aprile 2010

Sarkozy e la stretta di mano

Sarkozy gli stringe la mano, lui se la pulisce strofinandosela sul suo maglione.
Disappunto del presidente francese al gesto di un giovane incontrato a Nizza: «Non fare il furbo tu!».
E se ti capitasse un Berlusconi ad importi la sua stretta mano, tu come reagiresti?

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martedì 20 aprile 2010

Se a Totti hanno comminato una multa da 20mila euro...

... per aver fatto il "disgustoso gestaccio" dei pollici verso il basso ai tifosi antagonisti... una roba che tra tifosi non si fa (!?!)...










... quanto dovrebbe essere la quota per questo dito?










E per queste corna?








Come, dite che non è corretto e sportivo mettere insieme questi gesti?
Già, avete ragione. Sono due sport diversi.
Ce n'è un terzo, definitivo, che il popolo ancora non ha fatto, ma che prima o dopo farà: siatene certi.

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domenica 18 aprile 2010

Non colpevoli

Non colpevoli non significa necessariamente che sono innocenti (per loro). Qualcosa devono pur averla commessa? Qualsiasi cosa, secondo l'invenzione dell'ovvio.
Siccome i signori della guerra hanno raggiunto il loro scopo, quello di rendere inattivo l'ospedale, adesso dovevano trovare una scorciatoia che giustificasse la loro carognata, che la rendesse meno stupida di quanto in effetti non sia stata.
Non usare la parola innocenti rende meglio questo concetto. Dire invece non colpevoli dimostra che la loro intelligenza è ferma agli albori dell'umanità.

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mercoledì 14 aprile 2010

Trattasi di pura e semplice omosessualità

Ma che cosa avevate capito? Bertone si riferiva ai gay della Chiesa che abusano dei piccoli per un 60% dei casi. Quindi la pedofilia non ha nulla a che vedere con Santa Ecclesia. Si tratta di pura e semplice omosessualità. Ecco quindi che tutti i reati dei preti pedofili sui piccoli assumono un altro significato, e verranno inquadrati come altra materia. Praticamente i fatti non sono mai successi. Machiavellico Bertone!

La pedofilia è estranea alla Chiesa, per fortuna.
Ma di sacri froci son piene le sacrestie! Come dice quel detto: ogni sacrestia è paese! Quindi quel suo paese è malato!

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martedì 13 aprile 2010

Una lepre clandestina d'acciaio

Aereo investe lepre, Linate chiude.
A causa dell’urto, sentito distintamente dai passeggeri, l’aereo ha riportato un danno al carrello e il comandante dell’aeromobile ha preferito rientrare nella piazzola per i controlli del caso.
La lepre poteva essere d'acciaio? Poiché solo così si spiega il danno al carrello. C'è da dire anche che tra i passeggeri c'erano molti personaggi politici del Pdl e della Lega, che hanno sentito chiaramente il botto e subito hanno consigliato una pausa di riflessione alla direzione dell'aeroporto che ha chiuso per circa dieci minuti, il tempo occorrente ai suddetti politici per cercare disperatamente una lepre clandestina travestita da terrorista. Poi sono stati fatti imbarcare su altri velivoli. Hanno avuto una paura, poverelli...
E se anche questa è una versione un po' dissimile dal vero, abbiate pazienza: solo i politici sono maestri nell'arte dell'inganno.


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lunedì 12 aprile 2010

L'importante è immergere lo stoppino

«Non giova forse di più cercare qual sia la misura che natura stabilisce ai piaceri, che cosa può sopportare le sia negato e ciò che invece, negato, le procura dolore, e separare l'essenziale dal vano? Forse che, quando la sete ti brucia la gola, tu vai a cercare coppe d'oro? Forse che, quando sei affamato, disdegni tutto quello che non sia rombo o pavone? Quando l'inguine ti si gonfia, e hai a portata di mano un'ancella o uno schiavetto, cui saltare addosso lì per lì, preferisci forse ti scoppi per quanto è teso?». Orazio non ha dubbi: gli piacciono i piaceri d'amore facili e accessibili. E non fa distinzioni tra una fanciulla e un giovane. Non c'è ipocrisia e finzione nel suo impulso erotico. L'importante è che si immerga lo stoppino.

Se poi a qualcuno non gli sta bene la mischiatura fra sessi, bene, che si volti da un'altra parte: non abbiamo bisogno di voyeurs ipocriti e allupati che ci ripetono come ci dobbiamo comportare, che ci danno lezioni di buon gusto mentre se lo tastano furtivamente. Già ce ne stanno tanti nei Palazzi di Governo. E il bello è che a questi tizi gli manca proprio la materia prima: il nerbo ce l'hanno di carta velina (mentre vogliono farci credere che ce l'hanno di cartone da imballaggio), facile all'incendio e alla passione in teoria, ma in pratica volatile come un uccellino ancora implume.

In queste loro condizioni di disagio mentale e fisico dettano leggi e limitazioni come se conoscessero l'arte del godimento sfrenato in piena libertà. Cose da pazzi fa fare il Potere! E una società viene letteralmente stuprata per legge. Incredibile.

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A San Pedofilo

A Sant'Onofrio Stato e Chiesa vincono sulle cosche.

A San Pedofilo ancora no! (Non trovano le cosche).

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venerdì 9 aprile 2010

La fai lunga o la fai breve, la pipì?

Se ti scappa e stai guidando, ti fermi, scendi, ti guardi intorno, adocchi il luogo giusto e la fai.
Se ti trovi in Chiesa puoi provare nella canonica.
Se sei in stazione puoi provare nei sotterranei.
Al cinema. In pizzeria. Ovunque ti scappa la fai senza per questo incappare nelle ire di chi invece non gli scappa: basta evitare azioni contro la morale pubblica.
Insomma, la pipì da che mondo è mondo la si fa quando la si deve fare, anche in compagnia sulla riva del mare, dal tetto di un casa, e via urinando.
Per le donne, bastano gli accorgimenti del caso, ed anche per le signore si risolve quasi sempre la faccenda.
All'Ikea te la misurano. La vescica, intendo. Quanto ci stai a farla?
Il capo del personale sicuramente ci mette meno del tempo dovuto. E a quanto ammonta il tempo dovuto per un dipendente?
Insomma un grattacapo urinario che si può risolvere in un solo modo secondo me: si va tutti insieme dal capo del personale, lo si tira fuori dal suo ufficio, lo si libera dei pantaloni e delle mutande, lo si espone a nudo in un w.c., gli si dà il via col cronometro e se ci mette più del necessario, allora beh, la prossima volta se la pisci pure a casa sua, che noi di pisciatori lenti come Lei in azienda non ne vogliamo!

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lunedì 5 aprile 2010

Anche una fucilata è un segno di fede

La 'ndrangheta spara contro la Chiesa offesa dal priore che ha escluso alcuni suoi affiliati dalle celebrazioni pasquali.
La 'ndrangheta del paese di Sant'Onofrio ha sparato forse per un eccesso di alta fede verso i sacri riti pasquali ma soprattutto contra la "ribellione" della Chiesa.
Però, che fede!

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sabato 3 aprile 2010

La Ferilli si denuda

Sabrina Ferilli: «Mi spoglio di nuovo se la Roma vince lo scudetto». La promessa alla Ventura dell'attrice tifosa giallorossa. E il sindaco della Capitale: si può credere al miracolo. Ciò che conta in Italia non è soltanto vincere uno scudetto ma incassare una gnocca con promessa di spogliarello. E allora, andate e vincete, quando ritornerete saremo tutti voyeurs!
In pratica, uno scudetto si può vincere anche così, con la forza del pilu!

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venerdì 2 aprile 2010

Tutto merito (o colpa) di Ballarò

L'illustre, ex sconosciuta, Renata Polverini senza «Ballarò» non sarebbe mai diventata governatore del Lazio.
Bastano 5 minuti al giorno di tv, a turno, per tutti e se ci mettiamo d'impegno, avremo anche noi la nostra occasione (tra l'altro si guadagna parecchio con la politica: basta più disagi e portafogli vuoto).

Ma sempre di padrini c'è bisogno: altrimenti non entri neanche dalla porta di servizio.

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mercoledì 31 marzo 2010

Tu Cieri alla lite tra Fuksas e Bertolaso?

No, io non ciero, ma ciera Cieri che ha cercato di far da paciere. Ma non ciera niente da fare. Tutto quello che ciera sul tavolo Fuksas l'ha lanciato all'indirizzo di Bertolaso, accompagnando i lanci con "pezzo di m..., ’sto c.... di Bertolaso ancora va in giro". Insomma, chi ciera presente s'è fatto quattro idee su come bisogna andare vestiti al ristorante dei personaggi famosi. E quelli che cierano potranno un giorno dire ai loro nipoti: "Io ciero alla lite tra Fuksas e Bertolaso"; che poi a inveire ciera solo il Fuksas. Il Bertolaso ciera, ma stava mortificato con gli occhi giù.

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domenica 28 marzo 2010

E ora, povere lepri, attente a Masi

Il cacciatore Masi, dopo gli esiti di "Raiperunanotte" soddisfacenti per la combriccola antiberlusconista, ha deciso di non cacciare più Santoro e, distolta l'attenzione dall'anchorman, si metterà a cacciare lepri, perché qualcosa bisogna pur mettere in carniere. Solo che bisogna andar per prati e boschi. E attendere l'apertura della caccia. Solo per la faticaccia e i tempi lunghi, io ci schiaccerei un pisolino sopra.

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sabato 27 marzo 2010

Tutti psicolabili i persecutori di Berlusconi

Il matto del Duomo: psicolabile.
L'autore della lettera contenente polvere grigiastra: psicolabile.
Chi può aiutare il premier a liberarsi dei psicolabili ancora in circolazione, prima che facciano altri danni?
Vi prego, chiunque può, che aiuti quest'uomo a de-psicolabilizzarsi. Ne va della nostra psiche.

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Ed ecco a voi la battuta del giorno

Berlusconi ad Israele: basta insediamenti.
In vacanza post campagna elettorale ne ha detta un'altra delle sue: «Per "ridare una chance alla pace" in Medio Oriente è arrivato il momento che Israele fermi i "controproducenti" insediamenti, "specie a Gerusalemme est", e restituisca alla Siria le alture del Golan».

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mercoledì 24 marzo 2010

Il fuocherello di Calderoli scalda il cuore

In questi giorni di grandi tumulti di politici, prelati e intellettuali il mio pensiero va a Calderoli che, mentre brucia le leggi abrogate, sogna segretamente di dar fuoco a Roma ladrona. Ma Calderolli non è Nerone, quello sapeva cantare mentre istruiva l’incendio con dolci melodie latine. Il Semplificatore ha fatto un incendietto elettoralistico inutile come quelle leggi abrogate. Calderoli, dopo il tentativo pubblico di dar fuoco all’Urbe è riuscito a farla franca scappando dall’acqua dei pompieri e lasciando un cumulo di cenere e di sporcizia che nemmeno i cani randagi lasciano più. Al ministro sono arrivati messaggi di solidarietà dai suoi che gli hanno sottolineato simpaticamente come questa impresa del rogo ha avuto un precedente storico più impegnativo, roba da Terzo Reich, che al confronto quel fuocherello romano fa proprio scompisciare. Lì si bruciava la Cultura universale; qui semplici leggine inutili. Ma il fumo, però, inquina ugualmente.

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martedì 23 marzo 2010

Anche dopo queste elezioni vivremo sotto un cumulo di imbroglioni

Chiunque vincerà le elezioni (per mia elezione naturale, spero che la sinistra la spunti anche per un solo pelo, per una questione di controbilanciamento) ci seppellirà sotto un cumulo di promesse senza capo né coda. Userà per questo i soliti megafoni allampapopoli e il giorno dopo tirerà dritto (o storto) per la sua strada. Noi, contenti per avere vinto, o scontenti per avere perso, ritorneremo a fare i conti con la precarietà della vita verso la quale i futuri vincitori avranno pochi riguardi; vedremo morire ancora operai sul lavoro maledicendo la loro sfortuna; sentiremo ancora di corrotti e corruttori sperando che finiscano in galera; tireremo quattro bestemmie al carovita; manderemo a vaffanculo mafiosi e collegati; piangeremo ancora per dei bimbi ammazzati e stuprati; ci vergogneremo per conto dei razzisti e degli stupidi sociali; e sogneremo un mondo migliore (a occhi aperti funziona a colori), dove poter vivere.

In fin dei conti, senza voler essere nichilista, non mi pare che, da qualsiasi parte la si guardi, questa vita che ci impongono sia la migliore in assoluto: forse le manca qualcosa. O forse le dobbiamo togliere più di qualcosa.

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Che fine hanno fatto i due liocorni?

La parte peggiore, il lato più oscuro dei politici in carriera viene fuori immancabilmente durante l’ultima settimana di campagna elettorale: in questo periodo capisci meglio con chi hai a che fare. Più o meno come quando scopri il lato oscuro dei tuoi migliori amici non appena con costoro si comincia a parlare d’interessi. Gli imbroglioni della politica non li smascheri subito, ma dagli tempo che poi si mostrano.

Non è il caso, però, di Enrico Letta, parente del Letta più importante. L’Enrico è un politico saggio, prudente ed equilibrato: non spiazza mai gli avversari e se qualcuno gli chiede “Che succederà se Berlusconi perde alle Regionali?”.
“Che vuoi che succeda”, risponde l'Enricoletta, “mica ci mettiamo a chiedere le dimissioni del Duce. È impensabile che nel Pd si chieda questo. Al massimo gioiremmo per l’importante passo avanti”.

Il vice di Bersani, che pure dice no al presidenzialismo, conferma la disponibilità del Pd sul rafforzamento dei poteri del premier e altre tre grandi questioni: federalismo fiscale, ammortizzatori sociali e università.

Ecco la chiave del segreto di Pulcinella: il rafforzamento dei poteri del premier. In che direzione si annuncia questa disponibilità del Pd? In tutt’e due le direzioni: verso destra e verso sinistra. L’importante è rafforzarne i poteri. Visto che tutte le strade portano a Roma, non sarà per questo che il Pd non chiederà le dimissioni del Duce?

"Ci son due coccodrilli
ed un orango tango
due piccoli serpenti, un'aquila reale
il gatto, il topo, l'elefante
non manca più nessuno:
solo non si vedono i due liocorni".

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lunedì 22 marzo 2010

Perché, secondo Berlusconi, la sinistra non ha il senso dello Stato?

a) Perché non ha mai sconfitto il cancro durante i suoi governi?
b) Perché non ha mai fatto patteggiamenti con gli italiani durante le campagne elettorali?
c) Perché non ha mai fatto giurare pubblicamente i propri candidati su una “promessa di buon governo” con una mano sul cuore?

Quale promessa?
Questa: "Io di fronte a questo popolo che rappresenta tutti i moderati nel nome della libertà prendo solennemente impegno a realizzare tutti i punti del patto per l'Italia".
Anche questa è politica, direte voi. Certo, le solite, becere, promesse per questo popolo.

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giovedì 18 marzo 2010

12.000 euro al mese per sentirsi dire micio bello e bamboccione

«L'ex vicepresidente della Regione Puglia, Sandro Frisullo (Pd), ha ricevuto - secondo l'accusa - dall'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini uno stipendio mensile di 12.000 euro per 11 mesi nel 2008, oltre a 150.000 euro in danaro, costosi capi di abbigliamento, buoni benzina, regali di vario genere e prestazioni di natura sessuale da parte delle prostitute della scuderia di Gianpi».

Non ho altro da aggiungere se non un pensiero: corrotti e corruttori, di destra di centro e di sinistra, fanno parte di un'unico gemito patriottico.

Gemito in senso pornografico, però. Si stanno fottendo l'Italia allegramente, senza lasciare nemmeno briciole di piacere. Non scopro l'acqua calda e nemmeno quella sporca; nell'estrema insipienza di una massa abituata a farsi catafottere nasce spontaneo un interrogativo: "Qual è il compito di ogni massa dopo che è stata catafottuta in questo modo?". Continuare a farsi fare, penserebbe una mente birichina e maliziosa. E invece no! Ha diritto ad una seconda catafottuta, ma stavolta con diritto di riscossione.

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mercoledì 17 marzo 2010

Il santo cicatrene per ferite pedofile

Guarire le ferite pedofile si può con cicatrene. Si può guarire dalle ferite senza aver ricevute le scuse riassuntive del papa? Che poi, che senso ha chiedere scusa alle vittime innocenti a godimento avvenuto? Ci vuol qualcos'altro di meno spirituale e più tangibile. Magari far provare la stessa vergogna a chi l'ha inferta!

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martedì 16 marzo 2010

Sugli omofobi e sui pedofili

Omofobia.
Cassazione: dare del gay è un reato.
La Suprema corte: basta denigrazioni nei confronti degli omosessuali. Si rischia una condanna per ingiuria.
Finalmente una giusta sentenza che, purtroppo, non risolve la stronzaggine omofoba.

Pedofilia.
Dare del pedofilo a un prete invece mina la Chiesa: "Parola" di Bertone.

Quindi, da un lato si punisce l'ignoranza e l'intolleranza; dall'altro si minano le basi della Chiesa. Oremus.

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lunedì 15 marzo 2010

Le bombe cacca

Al mio vicino di casa, che è sordo a causa di un incidente sul lavoro, l'informazione è arrivata così: «Da Santoro stanno per esplodere le bombe cacca. C'è Berlusconi che mi manda a fare in cacca ogni tre ore».
E io a spiegargli che di bombe H trattavasi, inutilmente.

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Soldi di destra e malori di sinistra

Soldi di destra (e soldini di sinistra).
Se il leader Pdl nell'anno nero della crisi si arricchisce di 9 milioni di euro, il segretario del Pd perde circa 13 mila euro in un anno. La sua dichiarazione Irpef del 2008, segnalava infatti un reddito imponibile di 163mila 551 euro. Tra l'altro, Bersani non risulta in possesso di beni immobili.
Ricca è la strada e piena di denari per i "miglioratori (da destra) dell'umanità».


Malori di sinistra.
Nuovo malore per Di Pietro ad un comizio.

Tremenda è la strada e piena di malori per i "miglioratori (da sinistra) dell'umanità». Berlinguer, politico sostanzialmente onesto, ci ha lasciato le penne durante un comizio.
Vorrei che tutti stessero bene, tranne i mostri della politica.

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sabato 13 marzo 2010

Una bomba sulle elezioni

Vuoi vedere che ti vince le elezioni con una falsa bomba?

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Mangiarsi un elefante fa bene alla salute

Nello Zimbabwe si muore di fame, e si mangia l'elefante morto. Servizio fotografico choc sul Daily Mail: documenta l'assalto alla carcassa, spolpata in due ore. Una scena di una crudeltà terribile quella che è apparsa davanti agli occhi attoniti del fotografo inglese David Chancellor, che era nello Zimbabwe per fotografare gli elefanti nel loro habitat naturale.

È quella crudeltà terribile che mi stona.
C'è chi pratica "crudeltà" per istinto di sopravvivenza.
C'è chi pratica crudeltà per affamare intere popolazioni.
E non è la stessa cosa.

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venerdì 12 marzo 2010

C'è un tempo per i gatti e un tempo per le tigri

Amo la sintesi: i lunghi discorsi raramente sfociano in obiettivi finali concreti. In sintesi: «Una cinquantina di operai della Sirti, finiti in cassa integrazione per licenziamento, hanno occupato il cantiere dell'azienda alla contrada Pontecorvo di Benevento. Alcuni di loro sono riusciti a salire sui tetti dove continuano a manifestare contro i mancati lavori assegnati alla loro azienda da parte della Telecom».

I tetti sono stanchi di ospitare lavoratori in procinto di perdere il tesoro più caro, il lavoro. Ormai sta diventando una normalità in una situazione di anormalità. E anch'io come lavoratore sono stanco di solidarizzare per niente. Sarà più opportuno, per i lavoratori, finalizzare meglio il metodo di lotta: la troppa vicinanza coi tetti può portare i padroni a pensare di avere a che fare con gatti in amore, mentre le circostanze della crisi dovrebbero tenerli sulle spine. Un giorno o l'altro i gatti si trasformeranno in tigri.

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La Cassazione ha cassato la scuola agli immigrati

È evidente che la redenzione degli immigrati (clandestini) attraverso l'insegnamento della Cultura (italiana) non gode di interesse né di cittadinanza presso la Cassazione. Come si può pensare al fatto che la politica e la cultura camminino insieme? Sono due corpi mostruosi separati - quando fa comodo ai Poteri - che insanguinano i più deboli: devono, per naturale conseguenza di "culture non compatibili", essere allontanati dal nostro territorio. Me ne compiaccio!

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giovedì 11 marzo 2010

L'orribile disegno politico

Ma questo disegno di cui va dicendo il premier è a mano libera oppure a mano prigioniera? È importante saperlo per poterne smascherare i design. Altrimenti resta un vago disegno con difetto di presunzione come vaghe sono le stelle del firmamento.

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La legittima prostata

Il legittimo impedimento è legge.
Ma quale legittimo impedimento: legittima prostata è, del premier!

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lunedì 8 marzo 2010

Valori musicali, costituzionali e aristocratici

Il presidente Napolitano, subito dopo la sua dichiarazione sugli "italiani che credono nei valori costituzionali", è stato richiamato dal principe Filiberto che, con toni duri e minacciosi, lo ha redarguito sul senso del contenuto di quella dichiarazione. Pare che il principe abbia detto in privato ad alcuni suoi intimi: "Ecco, Napolitano mi ha plagiato, dopo aver ascoltato Italia, amore mio, la mia canzone nella quale trovasi scritto quanto segue: «Io credo nella mia cultura, credo nella mia religione, che sono tutta la mia costituzione». Ritengo che mi si debba risarcire. Magari con un cavalierato al merito della canzone d'amore patriottica".

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domenica 7 marzo 2010

Il colore viola

Prima di cedere al sonno dell'abbrutimento mentale, ma farò tutto il possibile perché non mi succeda, voglio produrre uno pensiero positivo e dare uno sguardo razionale al colore viola, che non sia il film di Spielberg, né il colore della disgrazia teatrale, né delle mai realizzate promesse di scudetto della Fiorentina: il colore viola è quella parte di colore che gli elettori del sig. Berlusconi, nel loro spazio visivo profondamente grigio, ancora non hanno individuato.
Credono, infatti, che sia un colore intossicato da neocomunismo.

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Il periodo della sacra pedofilia

Vescovo di Ratisbona: "Casi non nel periodo di Georg Ratzinger".
S. Sede: "Chiarezza e giustizia per le eventuali vittime della pedofilia".
Annotiamo, con preoccupata angoscia, quelle "eventuali vittime...": potrebbero anche non trovarsene.

Quindi, tutti i casi di pedofilia non nel periodo in cui era presente il fratello del papa.
Ovviamente, tutti gli altri c...i nel periodo in cui non era presente.

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sabato 6 marzo 2010

Un due tre, fuor di democrazia!

Alla luce della firma di Napolitano possiamo intuire che:
a) dopo le elezioni che il Pdl vincerà, quest'ultimo si scioglierà in tanti piccoli berluschini;
b) dopo le elezioni che il Pd perderà, quest'ultimo si scioglierà e basta;
c) dopo le elezioni che il Pdl potrebbe perdere, quest'ultimo si scioglierà in tanti piccoli berluschini;
d) dopo le elezioni che il Pd potrebbe vincere, quest'ultimo si scioglierà per... lo choc;

Mi chiedo: fuori dalla democrazia a che serve andare a votare? Previsto che sicuramente non vincerà la democrazia, che ormai ne siamo fuori, occorre decidersi fin da ora, a sinistra, se serve andare a votare, sapendo di perdere, legittimando così la vittoria del sig. Berlusconi attraverso il sistema della democrazia garantito anche dal nostro voto?

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È una domanda semplice semplice

In pratica, in Italia chi comanda?

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venerdì 5 marzo 2010

A quei lavoratori che hanno votato per questo governo

Mi chiedo che senso può avere per tutti quei lavoratori dipendenti in odore di perdita di lavoro votare ancora per il sig. Berlusconi, visto che il suo governo sta ottimizzando il Ddl 1167-B, sull'art. 18, cosa che va esattamente contro i bisogni di chi lo aveva votato.

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giovedì 4 marzo 2010

Abbiamo subito un sopruso

Abbiamo subìto un sopruso. Abbiamo un sopruso subìto. Abbiamo sùbito un sopruso. Sùbito abbiamo un sopruso. Un sopruso abbiamo sùbito subìto. Cribbio.

Ma che noia ascoltare le solite balle.

Ora occorre sùbito una soluzione politica. Nel curpuscolo del Pdl c'è una falla subìta per colpa di agenti patogeni mandatici dalla sinistra.

Ma basta là.

Noi sappiamo sparigliare le nostre confusioni elettorali in corso d'opera. Ci sono casi in cui viene facile dare la colpa dei propri casini interni agli altri. E chi più della sinistra ha le spalle larghe per meritarsele?

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mercoledì 3 marzo 2010

Sulle dimissioni di Di Girolamo

La sacralità della sovranità popolare e le guarentigie (l’immunità) dei suoi membri, destrorsi, centristi e sinistri, collocano il Parlamento nell’Olimpo degli intoccabili, ad esclusione di Di Girolamo che ha lasciato lo scranno da senatore solo perché consigliato da Sant’Eucondio martire, trisavolo di don Abbondio e patrono di vari senatori, il quale gestisce sempre - buttando nel buco nero gli inservibili - la piena congestione di privilegi, cioè il traffico enorme dovuto ad un eccessivo affollamento di senatori tra di loro fintamente avversi e nel profondo della casta solidali.

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lunedì 1 marzo 2010

Occorre cambiare tasso

Il tasso è un animale prevalentemente notturno molto utile al mantenimento dell'ecosistema boschivo.

Il tasso di disoccupazione non è un animale come il precedente e non è utile al mantenimento dell'equilibrio sociale del nostro sistema, visto che continua a salire i gradini dei record negativi.

La tassa, odiatissimo balzello, non è né la moglie, né la sorella, né la figlia, neanche la cognata del tasso. Forse la suocera. La tassa, insieme alle tasse, è in continuo aumento, non si ferma mai e non è utile all'equilibrio psico-fisico dei cittadini che lamentano il tasso di disoccupazione in aumento.

Da quando è iniziata la crisi è aumentata la devastazione sociale. Chi sta bene in questo sistema sono sempre i soliti riccastri e quelli che ce la contano poeticamente in relazione ai sacrifici che a farli siamo sempre i soliti sciocchini.

Occorre cambiare l'andazzo del tasso. Presumo.

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sabato 27 febbraio 2010

Lui ha visto la banda

Lui ha visto la luce, ha visto la banda, la banda viola, Lui ha visto la banda. Di talebani!
E quelli si sono materializzati.
C'erano tutti tranne Casini. Chissà Casini per quale squadra tiene?

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venerdì 26 febbraio 2010

La tonaca (politica) del monaco

«Per rilanciare il Paese servono uomini politici seri e nuovi. Lo ha affermato il vicepresidente della Cei mons. Agostino Superbo».
Parrebbe una minaccia; invece sembra una constatazione; ma anche un auspicio; e forse un avvertimento; un consiglio disinteressato; uno sfogo umanitario.

Continuando:"I politici non si improvvisano dall'oggi al domani".

La folla dei politici che risultano nel libro paga degli italiani è rotta ad ogni porco metodo pur di perpetuarsi e galleggiare giorno dopo giorno al nostro cospetto. Sempre è stato e sempre sarà. Ma sono d'accordo con il monsignore. Lui non l'ha detto esplicitamente, ma immagino che nel novero delle nuove leve politiche ci abbia infilato anche le nuove tonache d'Oltretevere che, in quanto a politica, ne sanno una in più del diavolo.

Il che mi pone un problema: è o non è la tonaca che fa il monaco?

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giovedì 25 febbraio 2010

La paura di Scajola

Scajola: «C'è rischio destabilizzazione». Durissimo richiamo sull'inchiesta che coinvolge Fastweb: «Ogni iniziativa giudiziaria ha dei contraccolpi».
Il quasi tempestivo commento politico del ministro Scajola, mi lascia del tutto indifferente: se dipendesse da me, farei come Sansone, che crollò con tutti i Filistei. Poi ciondolerei per un po' intorno al disastro pr rifarmi gli occhi, e infine ricomincerei da tre, preservandomi un altro Scajola con relativo commento.

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mercoledì 24 febbraio 2010

Ma davvero ci ritorcerà contro le secchiate di fango?

"Partono solo secchiate di fango e si risolveranno solo in secchiate di fango perché non ci sono reati che emergono con certezza".

Ma davvero ci ritorcerà contro le secchiate? Ho paura che mantenga la promessa delle secchiate. Per intanto, mi sto attrezzando per gironzolare con indosso uno scafandro.

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martedì 23 febbraio 2010

Una papessa felice

Una papessa felice alla guida ubriaca
passa col rosso e viene punita.
«Sono sconvolta per quello che ho fatto e so di aver commesso un grave errore», ha affermato la signora Kässmann, aggiungendo di essere «consapevole di quanto sia pericoloso e irresponsabile guidare in stato di ebbrezza alcolica. Sono naturalmente pronta ad assumermi le conseguenze penali dell'accaduto».
Meno male che è successo in Germania, dove tutti sono abituati ad assumersi le loro responsabilità. In Italia? Oh, ma qui non ci sono papesse: il problema non esiste.

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Simona Ventura

Ma Lei si è mai cimentata, nell'arena della sopravvivenza, confrontandosi con gli altri concorrenti in questi cicli estenuanti di Isole dei Famosi? Se sì, ritiro la domanda. Se no, sarebbe bello vederla in azione, au pair.

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lunedì 22 febbraio 2010

Ma come, la monnezza di Napoli sì e le macerie dell'Aquila no?

Il sindaco dell'Aquila: «Da soli non ce la possiamo fare, non è possibile smaltire 4 milioni di tonnellate di macerie come se fossero sacchetti di immondizie. Neanche la Protezione civile è stata in grado di risolvere il problema, ma se non si rimuovono le macerie non è possibile la ricostruzione».
Non voglio credere che nemmeno la Protezione civile non abbia soluzioni al riguardo. Come ha fatto allora la monnezza di Napoli e Campania a sparire? Miracolo di San Gennaro? Beh, allora, consentitemi, vorrei vedere il miracolo di San Guido all'Aquila.

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venerdì 19 febbraio 2010

E Bertolaso, dov'era nel '66?

Bersani: «Io spalai, Bertolaso voli basso»
Replica al sottosegretario: «Con me capita male: io ero angelo del fango a Firenze, non so lui cosa facesse».

E gli risponda, cribbio! Non ci lasci con questo mesto interrogativo.

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giovedì 18 febbraio 2010

Chi ruba non è umano, ma alieno

Il Papa: «Rubare e mentire, non è umano».
«Essere umani è invece essere generosi, essere a immagine di Dio. Il peccato non è mai solidarietà».
È vero, chi ruba e chi mente, è solo un alieno, venuto da un mondo diverso, magari parallelo, ma diverso. Bisognerebbe che certi prelati non si accompagnassero più con certi alieni.

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mercoledì 17 febbraio 2010

Il nucleare non inquina più: parola di Obama

Obama: "Il nucleare rimane la maggiore fonte energetica che non produce emissioni inquinanti. Per cui per raggiungere i nostri crescenti bisogni energetici e prevenire le peggiori conseguenze del cambiamento climatico dobbiamo aumentare il ricorso all'atomo".

Per il democratico Barak Obama, le scorie radiottive non sono un problema: il nucleare non è più inquinante, anzi, è ecologico. Miracolo dei poteri che gestiscono gli Usa. Così l'era Obama, premiato col Nobel, diventa l'era nucleare per necessità, per comodità, per mentalità, per inanità.

E pensare che è stato osannato come l'uomo della trasformazione, della speranza eccetera. Ma non è il colore della pelle che fa l'uomo e nemmeno l'abito: sono le lobbies nucleariste; cambiano i presidenti americani, restano quelle a decidere. Così, la strada per i governanti italiani si apre allegramente e ci imporranno le loro centrali.

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martedì 16 febbraio 2010

La posizione del Potente dimissionario

Un missionario è colui che si impegna a diffondere una religione in aree in cui non è ancora diffusa. Spesso, per rilassarsi, utilizza la nota "posizione del missionario", per affrontare meglio i problemi della sua vocazione.

Un di-missionario, che non è parente del missionario precedente, è colui che, pur essendo stato sul punto di diventare ministro, continua a fare coscienziosamente il suo dovere alla Protezione Civile. In questa situazione, il di-missionario utilizza la "posizione yoga del Potente", che consiste nello stare in piedi, a gambe divaricate quanto le spalle, piegando le ginocchia e scendendo con il bacino, con le mani che poggiano sulle ginocchia, il respiro è di fuoco.
In questa posizione attende finché qualcuno gli ordinerà di cambiarla.

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lunedì 15 febbraio 2010

Quel lapalissiano di Fini

"Oggi chi ruba non lo fa per il partito ma perché è un ladro", afferma il presidente della Camera, Gianfranco Fini.
Ovvio, caro Watson, ma sempre ladro resta, pur se lo fa per il partito.

Anche il signor di Lapalisse dieci minuti prima di morire era ancora vivo. E continuò a chiamarsi come prima.

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Servi e Servitori di serie

Le categorie di servitori in Italia abbondano.
Ci sono i servitori della Patria, i servitori dello Stato, i servitori di Dio, i servitori della (ex) Corona, i servitori di palla, i servitori domestici, i servi della gleba, i servo vostro, a sempre servirla, gli umili servitori, i servitori di messa, e tutti coloro che, per un motivo o per l’altro, si rendono servizievoli.

Dall'altro canto, con tutto questo servaggio, le cose non è che sono molto migliorate!

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domenica 14 febbraio 2010

Per migliorare la comunicazione col popolino

Parlare senza lingua biforcuta, con chiarezza e sintesi, e anche con un elmetto in testa: ecco ciò che va fatto per migliorare la comunicazione con il popolino.
La Protezione Civile non sarà mai trasformata in SpA. Meno male. Perché altrimenti sarebbe diventata una Protezione Incivile.

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sabato 13 febbraio 2010

Carta sinistra vince, carta destra perde

Feltri, dopo il bofficidio, si dedica al destricidio, nel senso che prevede uno stillicidio destrorso alle prossime regionali.
Se non porta fortuna, porta jella ai suoi amici.
La sinistra è avvisata, quindi è mezza salvata.

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venerdì 12 febbraio 2010

Moratoria per noi è femmina

Io amo molto lo sbarco di tante belle moratorie albanesi.

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"Fiore (continua) spot per la Fiat!"

"Fiorello, rinuncia alla pubblicità per la Fiat!". Sono numerosi gli appelli degli operai di Termini Imerese che hanno scritto sul gruppo di Fiorello su Facebook chiedendogli di interrompere la sua collaborazione commerciale con il Lingotto in nome della Sicilia. "Da buon siciliano pensa a noi. Ti vogliamo bene", si legge in uno dei messaggi.
Fiorello, invece, sta continuando ad apparire nello spot per la Fiat!
Forse ha bisogno di più tempo per carburare.

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giovedì 11 febbraio 2010

Guido tranquillo e sereno

Il titolo non tragga in inganno: non si sta parlando di un malautista da strapazzo strafatto di vino o di coca.
"Io sono tranquillo. Sono sereno" è la fatidica frase pronunciata da Bertolaso Guido, protettore civico degli italiani, in odore di santità ministeriale.
Guida tranquillo e sereno, specie dopo una ripassata al motore della Francesca.

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mercoledì 10 febbraio 2010

Fiabe mafiose a densità nebbiosa

Prima una cosa così: «Mio padre mi spiegò che Forza Italia era il frutto della cosiddetta trattativa tra Stato e mafia» ha poi detto Ciancimino jr. spiegando in aula il significato di un «pizzino».
«Mio padre - ha spiegato il teste illustrando il biglietto - mi disse che questo documento, insieme all'immunità di cui aveva goduto Provenzano e alla mancata perquisizione del covo di Riina, era il frutto di un'unica trattativa che andava avanti da anni.

Con quel messaggio Provenzano voleva richiamare il partito di Forza Italia, nato grazie alla trattativa, a tornare sui suoi passi e a non scordarsi che lo stesso Berlusconi era frutto dell'accordo».

Due giorni dopo, un'altra così: «… ho sempre reso dichiarazioni innanzi alle procure di Palermo e Caltanissetta, con la stessa serenità con la quale ho sempre anche escluso, avendolo appreso direttamente da mio padre, ogni coinvolgimento diretto del presidente del Consiglio Berlusconi con ambienti mafiosi».

Chi dice una cosa per un'altra? Il teste o i media? È impressionante la facilità con la quale si confondono le informazioni al pubblico.

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martedì 9 febbraio 2010

Il sacro giuoco delle tre carte vaticane

Con Feltri ero quasi riuscito a imparare il giuoco delle tre carte, dove la carta fissa e perdente era sempre l'icona del Boffo, capro espiatorio designato. Non era proprio quella la carta perdente.

Ora pare che l'unica vittima di tutta questa soffiata sacra sia il papa.
Carnevale s'avvicina, waw!

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Casini sceglie la seconda

Avete mai sbagliato a ingranare la marcia sulla vostra macchina?
Avete mai inserito, senza volerlo, la seconda al posto della prima, per mettere in movimento l'auto?
A tanti è capitato: la vettura sbuffa e sgracchia, ma piano piano parte, con grande sofferenza. E sono ferite serie per il motore, se si ripetono in serie.
Anche Casini sceglie la seconda (tra la Bonina e la Polverina). Chissà quanta strada farà, sbuffando e sgracchiando?
Ma, Casini, ce l'ha un programma?

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lunedì 8 febbraio 2010

Uno strano incontro di boxe

L'Iran: «Daremo cazzotto all'Occidente».
Gli Usa risponderanno con un uppercut micidiale al mento.
L'Ue, invece, con un gancio destro all'occhio sinistro iraniano.
Mi piacerebbe sapere chi per primo butterà la spugna?
Si porteranno da sé alla rovina, se non smettono di tirar cazzotti.

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domenica 7 febbraio 2010

L'apologo dell'Urogallo

Iniziamo i lavori di questo blog con un apologo famoso.

Una volta le ali, le zampe e la testa dell’Urogallo, una specie di Dio dei gallinacei - che faceva le leggi sulle tasse, sui prezzi, sul mangime e sulla libertà di sesso dei capponi, constatando che lo stomaco di costoro, che dipendeva dall’Urogallo, se ne stava ozioso ad attendere cibo, ruppero con lui gli accordi – versargli, cioè, gli alimenti per un’antica tradizione umanitaria - e cospirarono tra loro, decidendo che nessuno di loro portasse cibo ai capponi parassiti. E si fermarono.

I capponi si indebolirono a tal punto che rischiarono di mangiarsi l'un con l'altro. Da qui apparve chiaro che senza l’Urogallo i capponi sarebbero andati in rovina. Chiamarono, anzi, andarono umilmente verso l’Urogallo chiedendo quando sarebbe finita la serrata. E il capo Urogallo disse che da quel momento in poi tutti i capponi avrebbero dovuto lavorare per il bene della società di ogni bipede invece di attendere che il cibo gli arrivasse dal cielo come una manna, pena l’estinzione per fame e che lui, l’Urogallo, si sarebbe limitato a constatare e a controllare la nuova riforma sociale dei galliformi.

Inoltre, l’Urogallo, essendo senza dubbio fra i gallinacei quello che si mostra più eccitato nel periodo amoroso, avrebbe passato in rassegna tutte le femmine, come da tradizione. Cosa che si fece, poiché i capponi non sapevano nulla di matematica, di lettere e di sesso regolamentato: avevano sempre vissuto allo stato primordiale.

Così, sia i capponi sia l’Urogallo, ritornarono ad essere un corpo separato ma unico nel suo genere, che si sostituì all’anarchia e al parassitismo di prima. E questo dura fin dai tempi antichi...

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